lunedì 13 dicembre 2010

una zuppa....

Ieri mattina mi sono svegliata con una svogliatezza mostruosamente scandalosa. Non avevo proprio voglia di nulla, di far nulla, di pensare a nulla; una di quelle giornate dove vige la regola dello sciabattamento con la
copertina di linus trascinata da un divano all'altro (ce l'ho davvero la copertina! con le mucche...).
Io odio queste giornate perchè mi fanno sentire in colpa.
Penso a quando non ho tempo da dedicare alle cose che amo e a quanto bramo anche un'ora libera. 
Eppure c'è poco da fare. Ci sono giornate che nascono e muoiono così.
Per una giornata del genere ci vuole anche un abbinamento culinario adatto, orsù dunque!
Niente di meglio che coccolarsi con una zuppa, calda ed accogliente come la mia copertina!
Diciamo subito che la mia pigrizia rasentava livelli da record dell'ora e quindi invece di "navigare" alla ricerca di una ricetta gustosa ed accattivante, ho aperto la dispensa e fatto incetta di ingredienti. Della serie 'Quello che c'è...c'è'. 
Potrei ribattezzarla così.

ZUPPA "QUELLO CHE C'E'" (ingredienti per un bel po' di piatti)
- 2 patate medie
- 2 carote
- 5 gambi di sedano
- qualche foglia di verza
- 1 cipolla bianca
- 3 spicchi di aglio
- sale
- pepe
- 1 cucchiaio di miele
- orzo
Ho preso un grosso pentolone e l'ho riempito per 3/4 di acqua che ho subito messo sul fuoco. Nel frattempo ho lavato e pulito le verdure e le ho tagliate a pezzetti (non troppo piccoli). Una volta che l'acqua bolliva ho aggiunto 1 cucchiaino di sale grosso e poi tutte le verdure.
Se devo essere sincera non ho badato molto ai tempi di cottura diversi (ve l'ho detto che non era giornata...).
Ho aggiustato di sale e aggiunto un po' di pepe nero macinato.
Ho fatto bollire fin quando le carote erano cotte (le ho prese come punto di riferimento essendo le più lunghe da cuocere) e ho frullato grossolanamente il tutto con un frullatore ad immersione.
Ho rimesso sul fuoco, aggiunto l'orzo, e fatto cuocere per circa 12 minuti. Verso la fine ho aggiunto ancora un po' di pepe nero e un bel cucchiaio di miele.

Che buona!! Sperimentare liberamente è assai divertente. Esperimento riuscito!

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